La Giornata della Terra: sostenibilità e agricoltura biologica insieme a CLAR

In occasione della Giornata della Terra, a Piticchio di Arcevia (AN) si è svolto ieri l’incontro Terreno Fertile, promosso dal Centro Libero Analisi e Ricerca ETS, in collaborazione con la cooperativa La Terra e il Cielo storica realtà dell’agricoltura biologica italiana.

Bruno Sebastianelli, presidente della Cooperativa La Terra e il Cielo ha aperto i lavori ricordando la lunga battaglia combattuta in oltre quarant’anni per affermare sui mercati nazionali ed esteri il biologico buono, cioè una produzione e una trasformazione che non solo devono difendere la fertilità del suo e fornire cibo sano, ma anche assicurare, contro ogni speculazione, la giusta remunerazione del produttore agricolo.

La consigliera comunale Martina Mencarelli, in rappresentanza del sindaco di Arcevia (AN), impegnato nell’inaugurazione della Ciclo Appenninica Alte Marche (CAAM), ha manifestato l’adesione della municipalità, sottolineando l’importanza della consapevolezza da parte dei giovani, concludendo con il richiamo del poeta Franco Arminio: «raccogliersi e guardare le cose e le creature che ci girano intorno».

Luca Serafini, presidente di CLAR ETS, ha presentato l’associazione, passando poi la parola a Elena Sinatti che ha illustrato il progetto comunitario Erasmus Plus Planet Friendly Schools, di cui CLAR è responsabile per l’Italia, che raccoglie oltre 90 delle migliori pratiche formativo-educative sul tema della sostenibilità di ambiente, cibo e produzione agricola: pratiche rivolte in particolare a bambini, ragazzi e giovani, selezionate nei 10 Paesi europei partner del progetto e messe a disposizione di educatori, insegnanti e formatori sul sito web omonimo planetfriendlyschools.eu.

Il prof. Francesco Luca Basile, ordinario presso l’Università di Bologna, ha descritto l’attività della rete Humus, che raccoglie oltre 500 organizzazioni di produttori trasformatori e consumatori italiani, per oltre 7000 ha. coinvolti, in un progetto rivolto a quattro obiettivi: sviluppo durevole; prezzo equo; responsabilità verso il territorio e la società; bontà del cibo. Ha poi riassunto i dati contenuti nel recentissimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), che contiene indicazioni fondamentali anche per il settore agricolo. In conclusione ha richiamato l’economia della ciambella, elaborato dalla studiosa britannica Kate Raworth, che individua le strette interazioni e i limiti conseguenti all’integrazione fra attività economiche e risorse dell’ambiente.

Il prof. Antimo Zazzeroni, presidente dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino (PU), ha messo in evidenza l’importanza di una corretta nutrizione per la salute psico-fisica, come condizione di equilibrio, che speculazione e consumismo minacciano da tempo, sia sul piano individuale che collettivo, come dimostra l’uso dissennato del glifosate, la diffusione di intolleranze alimentari, fino alla celiachia: sono quindi molti i fattori che dimostrano la validità dell’agricoltura biologica come fonte di cibo sano e insieme presidio e valorizzazione dell’ambiente naturale.

Nel dibattito conclusivo, fra gli altri ha preso la parola il presidente dell’associazione di imprese della Valle del Misa e del Cesano, GioMarche, l’imprenditore Riccardo Montesi, che ha proposto che i lavoratori delle aziende associate possano ordinare e ricevere settimanalmente dalla cooperativa La Terra e il Cielo i suoi prodotti biologici. Il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, imprenditore agricolo e presidente della cooperativa di produttori Terrabio, ha dato notizia dell’accordo fra la sua cooperativa e La Terra e il Cielo, per la commercializzazione condivisa di alcuni dei propri prodotti, evidenziando che molte delle attuali criticità del settore possono essere affrontate col miglioramento della tecnica in campo nonché con intese e accordi commerciali che organizzino adeguatamente l’offerta.

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